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Adriatica è sempre all'avanguardia e anche quest'anno, durante i lavori invernali, ha dato il meglio di sé: si è tirata a lucido per cominciare la stagione nel migliore dei modi! Come? Grazie all'intervento della Nanoprom, una ditta si è ritrovata faccia a faccia con le murate un po' malmesse della Rossa e ha deciso di darci una mano. Per l'occasione è stato usato un protettivo speciale di ultima produzione che ha la capacità di rimettere a nuovo lo scafo delle barche. Il nostro Mattia era entusiasta! Abbiamo chiesto a Gian Luca Falleti di raccontarci qualcosa di più...
VPC: Cominciamo con una prima domanda classica, per presentarvi ai nostri lettori. Ci spieghi cos'è la Nanoprom?
Gian Luca: La Nanoprom è un'azienda che produce e commercializza vari tipi di prodotti in altissima tecnologia e ha una rete di rappresentanti creata in Italia. Attualmente si sta espandendo anche in altri paesi come Francia, Brasile, Spagna e Russia.
VPC: Siete stati nostri complici per questa sperimentazione su Adriatica. Com'è nato il vostro interesse per la nautica?
Gian Luca: Il nostro interesse per la nautica è nato per caso. Siamo quelli che proteggono gli allumini per gli impianti di tetrapak nel mondo e 7 anni fa abbiamo fatto – un po' per scherzo - la barca di un amico per vedere cosa succedeva. Dopo 4 anni ci siamo resi conto che la barca era rimasta come nuova, non aveva perso gloss e tutt'oggi, in 5/6 anni di vita, ha perso solo 4 punti percentuali di gloss.
Dopo questa esperienza, abbiamo fatto una serie di test e abbiamo deciso di entrare nel mondo della nautica. Da lì, abbiamo usato il nostro prodotto in maniera continuativa a partire da ottobre 2010, dal Salone Nautico di Genova, a cui sono seguiti il Seatec, la Fiera di Roma, e prevdiamo di partecipare anche alle altre fiere del settore in Italia, Olanda e Francia. Attualmente copriamo tutte le regioni d'Italia.
VPC: Su Adriatica avete utilizzato dei prodotti particolari. Ce ne parli?
Gian Luca: Abbiamo due linee. Una è la Holmenkol. Su adriatica la stiamo utilizzando per le vele e per il teak, per la pulizia con detergenti di altissimo contenuto tecnologico. Sia i detergenti che i protettivi sono all'acqua. I protettivi sono nanostrutturati, che vengono dalla nanotecnologia, mentre i detergenti sono superconcentrati. Ad esempio, abbiamo dato due bottiglie da un litro cadauna a Mattia e sono così concentrate che con ogni litro si fanno 100 litri di detergente.
Sulle murate, sull'albero e sullo specchio di poppa abbiamo invece usato il Polisil, che sta per polimeri di silicio, quindi è vetro liquido a tutti gli effetti. Questo prodotto della Nanoprom è appena stato premiato Qualitech Tecnology Award 2011 al Seatec.
VPC: Rinfreschiamo la memoria ai velisti per caso più distratti. Ci spieghi brevemente cosa si intende per nanotecnologie?
Gian Luca: La caratteristica principale della nanotecnologia è quella di riferirti a materiali infinitamente piccoli, misurabili con il nanometro. Si utilizza quindi una tecnologia molto piccola con la quale si riesce a coprire vari supporti senza alcuna variazione cromatica. Entra dentro la struttura e la protegge. Il Polisil non è nanotecnologico, è vetro liquido, che non ha problemi con gli agenti UV e altri agenti atmosferici. Inoltre resiste a solventi, diluenti, salsedine, ecc. In sostanza, ha le qualità di un easy to clean favoloso e al tempo stesso molto resistente all'abrasione.
VPC: Rimanendo sempre nell'ambito nautico, ci sono delle controindicazioni o delle situazioni particolari da evitare?
Gian Luca: Come per le vernici, non si può dare al di sopra o al di sotto certe temperature (sotto i 5 e sopra i 35 gradi). Inoltre non bisogna mai dare il prodotto quando la struttura è colpita da luce diretta, perchè evaporerebbero i solventi senza che i polimeri si possano organizzare per una buona tenuta e un buon rendimento. Quindi le murate vanno sempre fatte dalla parte su cui non batte il sole.
VPC: Il vostro prodotto è utilizzabile da tutti?
Gian Luca: Assolutamente no, non vendiamo prodotto a privati. Il velista interessato chiama la Nanoprom, ci dice che è che gli fa carena e che mette le mani sulla sua barca per i lavori di manutenzione e, a quel punto, siamo noi ad andare dal cantiere, gli insegniamo a usare il prodotto, facciamo una campionatura gratuita, ecc. In pratica, noi vendiamo il prodotto a chi cura la tua imbarcazione, perchè è importante avere delle attenzioni con le quali il professionista ha più dimestichezza. Inoltre, cosa molto importante, Nanoprom rilascia certificazioni numerate con garanzia, quindi dobbiamo essere sicuri al 100% che il lavoro sia fatto a regola d'arte. Questa procedura viene fatta da un nostro rappresentante anche per una barca piccola, questo perché abbiamo visto che, dopo aver provato il nostro prodotto, i cantieri fanno sempre anche altre barche, diventando quindi nostri clienti.
VPC: Tornando ad Adriatica, come vi è venuto in mente di “rimetterla a nuovo”?
Gian Luca: L'idea è nata per caso. Stavo accompagnando un mio caro amico - il Dott. Ugo Meloni - a prendere il traghetto al Salone Nautico di Genova. Lui è un velista e un grande appassionato di vela e quando ha visto Adriatica mi ha chiesto perché non pensavo di rifare le murate (ndr. in effetti ammettiamo che non splendessero...all'epoca!). A quel punto mi sono avvicinato e ho dato brochure a Mattia, abbiamo fatto due chiacchiere e mi hanno ricontattato a gennaio. Abbiamo quindi deciso sponsorizzare la barca a livello tecnico per il mantenimento per le murate, ma anche per quanto riguarda il mantenimento annuale con tutti i prodotti holmenkol, che servono per la cura dell'imbarcazione a 360 gradi.
VPC: Quanto tempo dura questa protezione?
Gian Luca: Nei test fatti abbiamo visto che dopo 480 ore di esposizione non c'è nessuna variazione. Abbiamo fatto un confrontato con altri prodotti e abbiamo trovato differenze importanti. Lo stesso riscontro l'abbiamo avuto poi anche sul campo: finora abbiamo fatto più di 80 imbarcazioni, fra cui anche delle barche blu alla Marina del Fezzano che nonostante stiano sempre all'aperto sono ancora nuove come il primo giorno. Pensa che la Marina del Fezzano ci ha appena chiamato per farne delle altre! Questo testimonia che dopo anni i clienti sono contenti.
Ad oggi non sappiamo dire quando duri il prodotto, perchè non abbiamo ancora avuto un deperimento e lo storico sulla nautica è di 6 anni effettivi sul campo.
VPC: Ci vuoi dire qualcos'altro sulla Nanoprom?
Gian Luca: Non se n'è mai sentito parlare. Come ho detto, è una ditta che viene dall'industria e fornisce anche ad aziende che si occupano di manutenzione degli aerei, della protezione dei bottoni e delle cerniere dell'alta moda, ecc. Siamo nati come azienda del settore ceramico (siamo di Sassuolo) e da lì ci siamo spostati su altri mercati arrivando infine anche alla nautica. Visto il successo dei nostri prodotti, abbiamo creato un ufficio che si occupa solo del settore navale.
Un'ultima curiosità: quando il Polisil è stato premiato con il bollino Qualitech Technology Award 2011, per due giorni in fiera gli ingegneri venivano in continuazione a controllare, increduli anche loro sulle qualità materiale. Sembra essere la prima vera rivoluzione nel settore dei protettivi e delle vernici da 10 anni a questa parte.
Ringraziamo Gian Luca Falleti e la Nanoprom per essere diventati nostri complici e speriamo che le murate rimangano così splendenti a lungo!
Buon vento,
Serena Canu
Redazione di Velistipercaso.it