Cristiana Monina 

La ricorderete insieme a Gaia e Petra nella celebre campagna pubblicitaria Tim del 2000, tre ragazze in barca a vela impegnate nel giro della penisola. Cristiana era la skipper, ovviamente. Perché velista non lo è solo per caso (o per fiction), ma soprattutto nella vita! L'elenco delle regate a cui ha partecipato è davvero sorprendente, nonostante la sua giovane età. Leggiamo sul suo sito ufficiale qualche passo della biografia: "Ho imparato a nuotare, o meglio a tenermi a galla, all'età di 3 anni, quando durante una crociera in barca con i miei, un amico di famiglia mi gettò volontariamente in acqua dicendomi: - fammi vedere come sei brava!- E così fu. Avevo 9 anni quando mi sono avvicinata al magico mondo della vela".

Ha mancato l'olimpiade di Atene 2004 per un soffio, a causa di un infortunio poco prima della selezione. Allora ha trascorso quell'estate impegnata in un programma televisivo di Rai 2, "L'Italia dei porti", dove (come skipper e co-conduttrice) mostrava agli italiani le bellezze delle nostre coste e dell'entroterra. Ora Cristiana è su Adriatica, in mezzo all'oceano, unica presenza femminile di questa tappa. "La vela - dice - è sempre stata la mia più grande amica con le sue gioie ed i suoi dolori, mi ha insegnato a combattere, a non mollare mai, mi ha sempre dato delle forti emozioni, energie e riempito di grandi sentimenti". 

Andrea Sorricaro

Operatore di bordo

Era un intellettuale mica da ridere, laureatosi in Lingue e Letterature straniere con una tesi dal titolo "Tracce postmoderne nel testo poetico di Tex Avery" che ha per argomento i cartoons americani di Tex Avery (il creatore di Bugs Bunny, Duffy Duck, Porky Pig etc.) e la letteratura americana del postmoderno. Sa tutto di letteratura americana, fotografia e cartoni animati.

Il suo eroe dei cartoons favorito è Droopy, il cagnetto dalla pelle cascante e piena di pieghe che combina le cose più impossibili al mastinone suo nemico rimanendo impassibile come Buster Keaton. Andrea è un po' come Droopy. Fresco di laurea ha fatto per un po' il fotografo e quindi è capitato nel laboratorio di turisti per caso in qualità di apprendista-montatore. Ora è definitivamente sbocciato, e in Velisti per caso è stato montatore nonché responsabile delle trasmissioni satellitari. Taciturno ed efficiente, aggiungerà le sue conoscenze letterarie e filmiche al mucchio selvaggio. 

Seguilo su AndreaSorricaro.com

Rolando Ravello

Non è la prima volta che Rolando sale su Adriatica, insieme a Syusy, Orso e al suo amico e collega Valerio Mastandrea era a bordo nel Mar Rosso, a Sharm El Sheik.

Ve lo presentiamo meglio parlando del suo lavoro di attore, dice: " Per quanto mi riguarda, gli attori ai quali aspiro ad assomigliare, col tempo, sono Gian Maria Volontè e Marcello Mastroianni, i più bravi in assoluto. Per la capacità di trasformarsi nel personaggio, che è la vera qualità dell'attore. Quello che invece c'è in questo momento in Italia è l'attore-carattere, che è chiamato sempre a fare le stesse parti e che così azzera la grande tradizione degli attori italiani".

Per Rolando, che in questi anni ha lavorato tra gli altri con Ettore Scola (che definisce un "secondo padre"), Alberto Sordi ("L'unico a saper dare un'immagine positiva della romanità, amato nel mondo") e Claudio Amendola (altra vecchia conoscenza di Velisti per Caso), fare il mestiere dell'attore più che con l'arte ha a che fare con la psicologia e con i casi umani. "Credo che in Italia sia andata persa la tradizione dell'attore, sia al cinema che a teatro. C'è un'improvvisazione dilagante, quando invece la recitazione si può studiare, esistono regole fisse, da seguire scrupolosamente.

A bordo dovrà seguire altrettanto scrupolosamente le istruzioni e gli ordini dello skipper!

Qualche titolo dalla sua filmografia: Viol@ (1998), Almost blue (2000), Tutta la conoscenza del mondo (2001), Gente di Roma (2003), Tutto in quella notte (2004), Fratella e sorello (2005)