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Chi darebbe un prezzo al Paradiso?

30 June 2002 ore 20:00

Qui ad Hiva Oa staremo circa tre giorni. Io, Davide Riondino ed Enrico scendiamo a terra e faremo base in un albergo, da dove sarà più semplice muoversi.

Sono ritornato ad Atuona, dopo un paio d’anni. E’ tutto uguale: la cittadina è linda, ordinata, sembra svizzera. Per prima cosa abbiamo portato dal dottore Giovanni e Giacomo, il primo col mal di gambe e il secondo con la labirintite. Si è accodata anche Marianna, con un mal di polso. Ma durante il fine settimana l’ambulatorio è chiuso. C’è un numero da chiamare, l’abbiamo chiamato. E’ arrivato un giovanissimo e simpatico infermiere. Spetta a lui decidere: poi, eventualmente, in caso di urgenze, chiama il medico o l’elicottero o il becchino.

Non ha chiamato nessuno, forse eravamo in troppi ad essere acciaccati, avrà pensato ad un attacco collettivo di ipocondria. Ha dato una pomatina a Marianna, che l’ha gentilmente rifiutata perché già ce l’abbiamo in barca. E degli antidolorifici a Giovanni, che ha rifiutato perché, da mesi ormai, si fa solo di Aulin, la sua droga preferita. A Giacomo voleva fare una non meglio identificata endovenosa, e ce ne siamo andati a telefonare a Bologna, ad Erus Sangiorgi, il medico ufficiale di Adriatica. Il quale, in solo due schede telefoniche da 1000 franchi pacifici (circa 13.000 vecchie lire o se preferite 8 euro circa l’una) ha fatto la diagnosi: Giovanni ha una sciatalgia. E in barca qualcosa per curarlo ci dovrebbe essere. Giacomo, invece, la sua labirintite se la tiene perché i farmaci specifici non ci sono neanche a Hiva Oa, bisognerà aspettare Nuku Hiva. Comunque le mamme possono stare tranquille, non sembrano gravi.

Alla sera, infatti, la simpatica congregazione di ciechi, storpi, zoppi e barcollanti si è trasferita nell’unica Pensione dove sia possibile cenare. Abbiamo mangiato pizza e birra (anche perché in alternativa c’era poco altro). Il simpatico Pizzaiolo ci ha detto di aver imparato in un Club Mediterranee in Italia. La pizza era normale, salvo una pesante coltre di formaggio fuso sopra che la soffocava e poi ha quasi soffocato noi. Abbiamo speso un cifra stratosferica. Però l’aria era fina, la luna ha illuminato la Baia cara a Gauguin e a Brel e siamo pur sempre in Polinesia: chi saprebbe dare un prezzo al Paradiso?

 

Patrizio

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