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Diario di bordo di Regatta ESCP

19 May 2019 ore 15:00

Il nostro skipper Bruno ci manda il diario di bordo del trasferimento da Cagliari a Portorotondo e poi del weekend di Regatta ESCP Europe!


Diario di bordo, dall'11 al 15 maggio

Finita la bella settimana del Lab Boat, Adriatica si trasferisce al nord della Sardegna, a Portorotondo, per partecipare all'evento ESCP Europe Regatta 2019, che vedrà riuniti gli ex studenti di una delle più prestigiose Business School in tre giorni di festa, incontri, musica e naturalmente mare.

Siamo solo in due, ma con Adriatica siamo al sicuro, nonostante le previsioni meteo non favorevoli.
Dopo la sosta nel bel marina di Portus Karalis a Cagliari, assolutamente consigliato a chi volesse visitare il capoluogo sardo, partiamo per Villasimius e ancoriamo nella costa est a Cala Giunco su un fondale di sabbia e acqua turchese. Ci svegliamo con un vento da ovest che rinfresca rapidamente. Niente randa, solo yankee, che presto cominceremo a ridurre. Adriatica ha un buon passo fra i 7 e gli 8 nodi e rapidamente risaliamo una costa quasi deserta, a tratti selvaggia. Il vento non scende quasi mai sotto i 20 nodi e alcune raffiche superano anche i 40 nodi. Nessun altro in mare, tranne qualche lontano traghetto. Arrivati nel Golfo di Orosei, il vento gira a nord, una tramontana fredda e contraria alla nostra rotta. Accendiamo il motore e affrontiamo un fastidioso mare corto e contrario.

 

Dopo Capo Comino, avvistiamo Tavolara col suo inconfondibile profilo: ancora qualche ora di navigazione prima del riposo. È buio e freddo e siamo un po' stanchi, decidiamo di entrare a La Caletta di Siniscola, i suoi fanali verde e rosso di ingresso ci attirano, il fondale dichiarato dalle carte e dai portolani è di 5 metri ed Adriatica con i suoi 4 metri di pescaggio può entrare. Ma arrivati appena dentro il porto una brutta sorpresa, il fondale risale e l'ecoscandaglio indica 4 metri, non ci fidiamo, anche se fosse solo un piccolo accumulo di sabbia, retromarcia e continuiamo verso nord. Ancora un'ora di onde contrarie e 30 nodi in prua, poi la meda cardinale sud di Porto Brandinchi al traverso marca il nostro ingresso in questa ampia baia protetta. 60 metri di catena e possiamo prepararci un pasto caldo prima di riposare. Il giorno dopo rimaniamo fermi per il cattivo tempo, vento e pioggia tutto il tempo. Martedì, finalmente, un po' di sole, partiamo subito per Tavolara, cala Spalmatore, ancoraggio splendido e suggestivo sotto la mole granitica dell'isola. Per la notte ci trasferiamo a Golfo Aranci, in una piccola cala tranquilla con la sabbia bianca.

Il giorno dopo il tempo peggiora, una tramontana fredda e impetuosa alza onde fino a 2 metri e mezzo. Avanziamo con fatica, ma avanziamo. Fuori Capo Figari il vento è più forte e anche il mare, un bordo fuori ed uno a rientrare verso nord e poi riusciamo a mettere il mare al giardinetto, quasi di poppa, e filiamo a quasi 8 nodi verso il Golfo di Congianus, fino ad avvistare l'entrata di Portorotondo. Finalmente al sicuro, accolti da un personale del porto gentile e professionale, che risolve tutti i nostri problemi e ci fa sentire a casa. La barca è in disordine, ma abbiamo tempo per sistemare tutto, e un tramonto straordinario fra le montagne della Gallura ci da il benvenuto.

 

Diario di bordo, 16 e 17 maggio

Giovedì trascorre rimettendo a posto Adriatica, tanta pulizia e piccole manutenzioni. L'equipaggio degli ex studenti della Business School ESCP Europe arriva alla spicciolata. La notte prima abbiamo ospitato una coppia di francesi la cui barca è in ritardo a causa del maltempo. A Portorotondo la temperatura ha toccato i 9°C, a causa della tramontana forte e della neve che è scesa copiosa nella vicina Corsica. Venerdì dovrebbe essere il giorno della regata di allenamento, ma il comitato di regata, saggiamente, decide di rimandare tutto al giorno dopo. Il vento da scirocco soffia a oltre 25 nodi con raffiche fino a 35 nodi e onda appena fuori del riparo di Punta Volpe anche di un metro e mezzo. Troppo per equipaggi senza esperienza come i nostri, anche se vogliosi ed entusiasti di veleggiare e regatare. Tutte le 40 barche partecipanti restano in porto e i ragazzi si organizzano con escursioni in spiaggia e feste in barca. Domani dovrebbe essere meglio, speriamo.

 

Diario di bordo, 18 maggio

Giorno conclusivo dell'evento ESCP Europe Regatta 2019 a Portorotondo. Il tempo è ancora brutto, ma il vento è girato a ovest e non forma onda nonostante i suoi 20/30 nodi. Il comitato di regata decide di trasformare la regata in un giro in barca davanti al porto, poche miglia da fare in sicurezza assoluta. La randa terzarolata fa parte delle istruzioni da seguire. Adriatica ha un equipaggio simpatico, giovane e multilingue, ma assolutamente inesperto, per cui partiamo con due mani di terzaroli alla randa e niente yankee. Nessuno deve farsi del male. Andiamo piano, ma va bene così, il rischio di pericolose strambate involontarie è sempre in agguato. Il colpo d'occhio del campo di regata è suggestivo: 34 barche a vela nel Golfo di Cugnana, cariche di ragazzi, in uno degli angoli più famosi della Sardegna, è uno spettacolo da ricordare.

Finita la veleggiata, andiamo ad ancorarci davanti alla spiaggia di Portisco fino al pomeriggio. Poi, rientro in porto in attesa della serata finale di gala a cui sono invitati anche gli skipper. Una menzione doverosa va fatta per gli ormeggiatori del porto, molto gentili e professionali, che ci hanno dato un aiuto fondamentale in tutte le fasi di ormeggio e disormeggio. Anche la direzione del marina di Portorotondo si è distinta per la disponibilità e la gentilezza, risolvendo ogni nostro problema. Un porto assolutamente consigliato. Domani, Adriatica resterà ancora una giornata in porto e poi riprenderà lentamente la rotta verso l'Elba.

 

Bruno, Skipper di Adriatica

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