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Ambasciatori della solidarietà
Il programma della nostra veleggiata solidale marzolinaSulla rotta del Commercio Equo Solidale
Adriatica salpa verso il Mar Ligure per una nuova avventuraFacciamo base a Genova
Nel nostro "solito" ormeggio. E vi presentiamo Federico, nuovo marinaio a bordoLa specie umana sopravviverà o meno?
Patrizio ci racconta la veleggiata Equo Solidale di AdriaticaAdriatica, Varazze e il commercio equo e solidale
Il racconto di Marina ed Enrico dell'Associazione Amandla VarazzeDa Sanremo a Varazze
Filippo Mennuni ci racconta una tappa della veleggiata etica - 2° settimana
Zucchero amaro... zucchero a vela!
Da Genova a La Spezia, continua la veleggiata etica di Adriatica
Facciamo base a Genova
31 March 2009 ore 12:00
Vento Forte da Nord Ovest, copertura del cielo 5/8. Raffiche.
Ritroviamo il classico ormeggio che Adriatica pratica durante le nostre visite genovesi. L'ultima volta fu a Ottobre, per l'arrivo del viaggio con gli scrittori: I Porti del Mediterraneo e l'apertura ufficiale del Salone Nautico a cui noi dell'equipaggio e Patrizio eravamo invitati ufficilamente dall'UCINA, ente organizzatore e da Linea Blu, la trasmissione sul mare di Rai Uno. Enrico Reggio, uno degli organizzatori di questa manifestazione che si spalma su più giornate nei porti lungo la costa della Liguria, è a bordo presto. Già alle 9 del mattino, accompagnato dai suoi collaboratori e soci, e in poco meno di un'ora è tutto pronto per la conferenza stampa: gazebo, documentazione, attrezzatura.
La giornata è ventosa, ma non piove, e questa è un'ottima notizia. Arrivano una quantità di cartoni contenenti cibi prodotti da aziende che adottano principi produttivi e commerciali equosolidali e la cambusa di Adriatica si arricchisce di cioccolato, dolci, snack, cous cous della Palestina, datteri, biscotti, colombe pasquali, saponi e creme estetiche... insomma di tutto. Ne abbiamo per saziarci per un bel po' di tempo. Ricorderete che anche alla partenza del viaggio di Evoluti per Caso imbarcammo questo stesso tipo di prodotti e addirittura festeggiammo il Natale del 2006 e il capodanno del 2007, in navigazione in pieno Oceano Pacifico, con un panettone equosolidale. Adriatica, Syusy e Patrizio e noi tutti dell'equipaggio ci siamo da subito lasciati coinvolgere nel raccontare questa realtà che permette a piccoli produttori di Paesi ancora in via di sviluppo di ricevere un adeguato compenso per i prodotti del lavoro delle loro terre.
Alle Galapagos, in Ecuador, in Perù e in Brasile Pat e Syusy visitarono alcune di queste coperative e raccontarono lo spirito che le anima. Non è quindi un caso che quest'anno l'evento di apertura della nostra stagione sia proprio una veleggiata equosolidale. Alle 11 la barca si anima di giornalisti, amministratori locali e radio e inizia l'incontro di presentazione dell'iniziativa che nemmeno mezz'ora dopo scivola verso un abbondante aperitivo equosolidale. L'ambiente è allegro e positivo. C'è anche Shadi Mahmoud, il palestinese responsabile di un gruppo di piccole aziende produttrici nel mondo equosolidale che in Cisgiordania e a Gaza da ormai vent'anni producono da olio di oliva, semola, datteri ed altri generi agricoli secondo il rigido, ma etico schema dettato dalla certificazione equosolidale, creando un'opportunità per intere famiglie.
Il vento aumenta verso mezzogiorno. Comincio a fremere perchè voglio partire al più presto per Sanremo. La meteo annuncia un forza sette da Nord Est in rapida evoluzione a burrasca forza otto e pioggia forte. L'appuntamento successivo è fissato tra due giorni, ma so già che se non ci muoviamo al più presto rischiamo di restare bloccati a Genova per più giorni. Impossibile. I saluti sono calorosi e rimandano alle prossime Tappe. Shadi lo ritroveremo a Sanremo con Patrizio. Smontiamo tutto, carichiamo la barca con altro cous cous, che sarà cotto e distribuito durante le soste nei porti e alle 13:00 molliamo l'ormeggio, per una veleggiata memorabile a 10 nodi di media spinti da una tramontata tesa che per fortuna ci accompagna fino quasi alla città dei fiori. Alle 21:00 entriamo a Sanremo dove ci accoglie l'intero corpo di guardi della Capitaneria schierato in banchina per darci assistenza all'ormeggio. Il vento implacabile allontana Adriatica dal molo costringendomi a ripetere la manovra in uno spazio ristretto dove fatico a girare i 22 metri della rossa dei mari.
Ma al secondo tentativo ce la facciamo. Le raffiche aumentano di intensità e inizia a piovigginare, ma ormai siamo legati. Impiegheremo mezz'ora per perfezionare l'ormeggio tra le cime che stridono sotto la pressione della burrasca. Alle 22:00 siamo già con "le gambe sotto il tavolo" in una pizzeria della città vecchia in compagnia di Cristiano, un altro dei soci della coperativa genovese che ci ha accompagnato fin quì. Bella navigazione. Bel mare. Un'ottima pizza e... una solenne dormita.
Ciao a tutti i VpC!
Filippo Mennuni
Comandante di Adriatica
Qui di seguito una breve ma esaustiva autopresentazione di Federico, il nuovo marinaio agli ordini di Capitan Filippo. Accogliamo Federico nella sempre più allargata "famiglia", e gli rivolgiamo un caloroso benvenuto! E adesso, a lui la parola.
Sono di Napoli e sono Velista per Caso: infatti fino a diciotto anni non sapevo nemmeno cosa fosse una randa! Poi, un bel giorno, conobbi un medico che aveva una barca e vela, un Carter '40, e gli chiesi di portarmi a fare una veleggiata. Quel sabato lo trascorsi issando ed ammainando la randa,come forma di allenamento (o piuttosto un test di selezione), per tre ore... in porto! Ho superato il test ed ho cominciato così ad andare per mare, assaporando goccia per goccia quel senso di libertà caro a tutti i navigatori. Così, questa imbarcazione è stata la mia nave-scuola per un po', ed il suo comandante il mio mentore: con loro ho navigato tra l'Italia e la Grecia per due estati, passando per il canale di Corinto e circumnavigando il Peloponneso, scoprendo splendide isole e baie incontaminate.
Nel 2000 ho cominciato a partecipare alle regate dei Campionati di Vela nel Golfo di Napoli: la carica agonistica di queste competizioni inevitabilmente ti trascina in uno studio approfondito della barca e delle sue potenzialità, così ho scoperto quante vele differenti esistano e quanto sia utile (e dilettevole) saperle modellare attraverso le più fini regolazioni. Negli anni questa passione l'ho trasfomata nel mio lavoro, come skipper per alcune agenzie di Charter, per trasferimenti di barche, per privati su imbarcazioni di 14-15 metri. Intanto rivivevo nei libri le storie dei grandi avventurieri e un irrefrenabile desiderio di esplorare il mare mi cresceva dentro. Quale migliore occasione per mettere alla prova il mio coraggio e la mia resistenza di una traversata atlantica? Ecco che avviene il mio battesimo del mare nell'inverno 2007-2008: a bordo di un Beneteau '57, sono salpato da Menton, ho attraversato per la mia prima volta (quanta emozione quel giorno!) le fatidiche colonne d'Ercole per navigare a vela fino a La Havana. Ed ora, eccomi a bordo di Adriatica per una nuova avventura!!
Federico Federici
Equipaggio di Adriatica