Oggi abbiamo fatto ad Auckland una serie di avventure molto particolari.

Giovanni Salvador ha insistito per fare la cosa più estrema che si possa fare qui ad Auckland cioè buttarsi dalla Torre. La Torre di Auckland è altissima (più di 300 metri), e c'è la possibilità di fare uno strano tipo di "jumping", in realtà ti mettono un'imbragatura e ti fanno cascare giù. Poi c'è un cavo che ti tiene con una frizione che impedisce che tu ti schiacci per terra. Io ero terrorizzato a fare una cosa del genere e invece Giovanni l'ha fatta. Alla fine il suo commento è stato bellissimo: una sensazione di galleggiare nel vuoto, di volare e poi ha concluso con "Peccato non vederci" perchè effettivamente il panorama era meraviglioso, dalla Torre si vede tutta Auckland.

E' stato bravissimo, io invece ne ho approfittato per fare una foto, un fotomontaggio in cui sembrava che anch'io mi buttassi... Che vergogna! Allora per ovviare a questa umiliazione che mi è stata simpaticamente inflitta da Giovanni ho fatto un'altra di quelle avventure che si fanno ad Auckland, che è l'attraversamento e la scalata del ponte della città. Ti mettono una tuta, un elmetto e ci si arrampica su questo ponte, che assomiglia un po' al Ponte di Brooklyn, però non è di Brooklyn, ma è di Auckland. E' un ponte di ferro, bello, in cui ci si arrampica su e giù per le strutture, non è pericoloso anche se è molto faticoso, e da lì si gode una vista meravigliosa sia del ponte stesso che della città.

Sono fatti un po' così i Neozelandesi... trovano dovunque il modo di mettersi in pericolo e di fare delle attività estreme.

Patrizio