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Brevi note per comprendere la realtà polinesiana

A cura del nostro inviato Michele Salvatore!

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Il Tamanù

di Michele Salvatore

 

I polinesiani lo chiamano anche con il nome "Atì". E’ un albero originario dell’Asia tropicale e diffuso oltre che in Polinesia nel sud est asiatico, ma anche nel sud dell’India e in Sri Lanka. E’ ritenuto un dono sacro della natura e degli dei per proteggere il popolo dal sole, dall’elevato tasso di umidità e dal vento. L’albero del Tamanù è molto diffuso in Polinesia e lo si può trovare di frequente sulla costa e sui motù dove le radici sono alla ricerca di sabbia corallina e acqua.

L’albero è ricoperto da una corteccia scura, rugosa e con incavi, le foglie verdi e lucidi; l’altezza media è sui tre metri. Il frutto ha la forma di una pallina verde, diametro sui tre centimentri, ed è visibile frequentemente in grappoli. Fiorisce due volte l’anno ed il fiore è piccolo e bianco, scarsamente profumato.

Un albero riesce a dare sui 100 kg di frutti verdi. Questi dopo essiccatura perdono la pelle spessa che li ricopre ed assomigliano molto a delle palline quasi perfettamente sferiche e lisce di color legno chiaro. Certamente ne vedrete molte sparse in riva al mare.

Dal frutto essiccato si ricava una mandorla che a sua volta segue un processo di spremitura del tutto simile all’olio di oliva. Si ricava quindi l’olio di Tamanù , un olio di prima spremitura a freddo.

Dalla produzione annuale di un albero, circa 100 kg si estrarranno non più di 5 kg di olio, ciò anche per giustificare il suo costo. Il nome botanico è Calophyllum Inophyllum e/o Tacamahaca

 

Perché è importante

 

Poiché ha delle proprietà curative eccezionali e non a caso veniva considerato come un albero sacro e il suo legno serviva per la fabbricazione di idoli (tiki).

L’olio di Tamanù è un agente antibiotico naturale per tutti i problemi di pelle oltre ad avere proprietà antinevralgiche, antinfiammatorie, antimicrobiche ed antiossidanti. E’ un rigenerante della pelle e quindi curativo per tutte quelle patologie della pelle, dalle più comuni a quelle più complesse.

L’olio può essere applicato su abrasioni da corallo, ferite e tagli, ustioni estese ma anche colpi di sole , morsi di insetti, insomma tutte le piccole patologie della pelle. I risultati sono eccezionali.

Se volete l’unico difetto è dato dal suo odore, simile a quello dell’olio di oliva, forse leggermente più forte; ma anche a questo si è posto recentemente rimedio immettendo sul mercato della Crema di Tamanù, un melange di burro di caritè e olio di tamanù. Per chi vive questo problema posso assicurare che ha degli ottimi effetti anche sulle rughe e smagliature. Se vi siete scottati al sole e l’indomani volete essere ancora in forma applicate della crema di tamanù sulle parti arrossate. Ovviamente funziona perfettamente anche come olio da massaggio, unendo l’utile al dilettevole.

In Italia non è venduto ma più case cosmetiche reclamizzano il suo uso in associazione ad altri eccipienti. In Polinesia è venduto in flaconi e di norma costa sui 1500 Fcp per flaconi da 30 ml.

 

Usi tradizionali nel Pacifico

 

In Indonesia viene immersa la foglia in acqua e dopo piccola macerazione, la soluzione viene usata per l’infiammazione degli occhi.

 

Nelle Filippine viene usato come astringente per le emorroidi.

 

In Papua Nuova Guinea, il mallo del tamanù viene lasciato sul fuoco fino a quando non si ammorbidisce e poi applicato su ulcere della pelle, lesioni, tagli e brufoli. Le foglie vengono bollite e la soluzione ottenuta è utilizzata per il lavaggio di eruzioni cutanee.

 

Alle Figi viene utilizzato l’olio di Tamanù per i dolori alle giunture, artrite, lividi, labbra screpolate e per prevenire eruzioni cutanee dei bimbi dovute ai pannolini.

 

Nella maggior parte delle isole del pacifico l’olio viene utilizzato su graffi, ustioni, tagli, punture di insetti, acne e cicatrici da acne, psoriasi, ulcere diabetiche, pelle secca e squamosa, forfora, vesciche ed eczemi. In Europa è stato conosciuto sotto il nome di olio Domba ed ha avuto buoni successi per alleviare i reumatismi e la scabbia.

 

L’olio di Tamanù ha addirittura guarito ustioni causate da acqua bollente e da prodotti chimici , poiché le sue proprietà contribuiscono ala formazione di nuovi tessuti accelerando la guarigione e la ricrescita di cute sana. E’ stato usato anche per alleviare il mal di gola quando applicato al collo.

 

Ci sono stati studi scientifici che hanno provato queste ed altre cose, in particolare per il trattamento delle cicatrici ma, non sono qui per vendere il prodotto ma di certo posso affermare per esperienza personale e indiretta che FUNZIONA. Avete l’opportunità di poterlo acquistare in Polinesia e di provarlo sia in loco che dopo a casa. E’ un prodotto naturale quindi di certo non fa male.

 

Aita a’pea a’pea

 

Nana arue

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