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La tappa di Evoluti per Caso in Ecuador

12 February 2007 ore 12:00

Charles Darwin non visitò l'Ecuador: probabilmente il Beagle non fece che una breve sosta nel porto di Guayaquil, per poi proseguire di gran carriera verso le Galapagos, dove Darwin avrebbe tratto la maggiore ispirazione per la sua teoria della "discendenza con modificazioni". Forse - al ritorno da questo viaggio possiamo confermarlo - Darwin avrebbe trovato una messe altrettanto preziosa di osservazioni se si fosse inoltrato come Alexander von Humboldt tra la stupefacente abbondanza della flora e della fauna ecuadoriane, passando dalla costa alle impervie altezze della Cordillera Andina, e ancora al bacino amazzonico. L'Ecuador è uno dei più ricchi tesori di biodiversità del mondo: una varietà di ecosistemi e specie che fece gridare di meraviglia tanto i primi esploratori che giunsero in queste zone, quanto i naturalisti che li seguirono. Tale ricchezza naturale e biodiversità va di pari passo con una grande diversità e varietà linguistica, etnica e culturale. E quasi certamente non è un caso, tanto che sempre più spesso si parla di "diversità bioculturale".


Proprio questo intreccio tra biologia e cultura, attraversato dai loro riverberi reciproci, è stato uno dei nodi che abbiamo potuto incontrare e studiare grazie alla troupe dei Velisti e ai tanti amici con cui abbiamo viaggiato. Eccoli:

  • - Telmo Pievani professore di Filosofia della Scienza all'Università di Milano Bicocca
  • - La collaboratrice Valeria Sala biotecnologa e dottoranda in Scienze Umane 
  • - Il collaboratore Emanuele Serrelli pedagogista e formatore, cultore di Filosofia della Scienza ed Epistemologia 
  • - Il giornalista scientifico Marco Ferrari della redazione di Geo 
  • - Fabio Tonelli la migliore (e più "ingestibile") guida dell'Ecuador! 
  • - Marco Landini instancabile cameraman, e Ivan D'Alì, insostituibile responsabile organizzativo (e cameraman aggiunto) 
  • - Victor il nipote di Fabio, che ci ha fatto da guida per diversi giorni, con discrezione, disponibilità e qualità 
  • - Edgar, autista spericolato e imperturbabile... e il suo bus da 25 persone, che ci ha portato in giro per tutto l'Ecuador, inerpicandosi anche in sentieri dove anche un fuoristrada non avrebbe osato! 
  • - Heini Grandi amministratore di Ctm Agrofair Italia 
  • - Fabian Altamirano Arias direttore del turismo della provincia di Loja
  • - Freddy Villao Torres coordinatore delle risorse naturali, Centro Scientifico Rio Palenque 
  • - Wilson autista e proprietario della Selvy Viajes. E ancora Cecilia Padilla, Marco e Myriam Ghysselinckx, Marina Salvarezza, Rodrigo Tapia, Albino... che conosceremo nel corso degli aggiornamenti! 


Partendo dall'osservazione di diversi ecosistemi, abbiamo riflettuto sull'origine della biodiversità, sulla sua importanza, su alcuni dei fattori che ne stanno causando l’impoverimento. In quest'ottica abbiamo incontrato progetti locali e internazionali che coinvolgono le comunità indigene nella messa in atto di possibili politiche di conservazione e difesa della biodiversità, anche attraverso il recupero delle culture tradizionali. Questo ci ha consentito di valutare il legame profondo che intercorre tra diversità biologica, culturale e linguistica delle popolazioni umane, che dall’ambiente traggono sostentamento, conoscenze e sapere. La perdita di biodiversità è ben conosciuta, e drammatica: nei prossimi 30% si stima una perdita del 20% delle specie esistenti. Meno conosciuta ma altrettanto drammarica è la perdita di linguaggi: attualmente ve ne sono 6000-6500, ma l'11% sono quasi estinti, e il 90% sono a rischio di estinzione nel prossimo secolo.

Abbiamo affrontato così anche il tema della diversità umana, ponendo particolare attenzione allo sviluppo delle differenze culturali e linguistiche tra le etnie, frutto di distinti percorsi storici di popolamento e di un particolare ed intimo legame con il territorio. Nel trattare i nostri temi abbiamo incontrato e sviluppato le dialettiche tra locale e globale, tra ereditario e ambientale, tra culturale e biologico... Prendendo spunto da alcune specie peculiari incontrate durante il percorso, abbiamo potuto applicare e illustrare "davanti alla telecamera" i progressi teorici che la biologia evoluzionistica, sviluppando le direzioni inaugurate da Charles Darwin, ha compiuto negli ultimi 150 anni.

Insomma, un percorso di divulgazione-ricerca per noi estremamente interessante, svolto in un bellissimo clima di lavoro, di condivisione e di amicizia di cui ringraziamo di cuore tutti i partecipanti! I luoghi visitati e gli argomenti trattati sono davvero tanti. Contiamo quindi di poter sviluppare questo diario nelle prossime settimane. Intanto lo abbiamo fatto per i primi due giorni.

 

Ecco il percorso completo:

  • Giovedì 15 febbraio, arrivo a Quito.
  • Venerdì 16, a Quito conosciamo il CEPESIU, e trascorriamo una piacevole serata piacevole alla Casa d'Italia.
  • Sabato 17, Otavalo, all'ospedale transculturale Jambi Huasi e mercato. Mascarilla e le trentotto comunità di neri africani della valle del Chota. Borbon, un'altra zona abitata da neri africani, ma con una storia differente.
  • Domenica 18, in canoa sul fiume a Santa Rosa degli Epera, una popolazione immigrata quaranta anni fa dalla Colombia.
  • Lunedì 19, Guayaquil, con i rappresentanti locali del CEPESIU e Marina Salvarezza. Viaggio verso Machala e incontro con Altromercato.
  • Martedì 20 e mercoledì 21, due giorni ricchissimi a Machala con Heini Grandi e Altromercato alla scoperta della filiera della banana, e delle attività sociali dei gruppi di produttori.
  • Giovedì 21, Bosco pietrificato di Puyango. Città di Alamor e di Loja
  • Venerdì 22, Parque National Podocarpus. Una breve sosta per visitare una piccola fabbrica di "lingotti" di zucchero di canna. Vilcabamba, il paese degli ultracentenari.
  • Sabato 24, Saraguro, uno dei gruppi indigeni maggiormente conservati. Museo antropologico del Banco Central di Cuenca, e breve giro del centro della città.
  • Domenica 25, lungo trasferimento attraverso le Ande da Cuenca a Puyo, la porta dell'Amazzonia.
  • Lunedì 26, sul Rio Pastaza, nel mezzo dell'Amazzonia, con le tribù Shuar: sciamanesimo, petrolio e legame con l'ambiente, rapporto con le radici tradizionali.
  • Martedì 27, viaggio fino al Centro Cientifico Rio Palenque. Bagno nel fiume!
  • Mercoledì 28, Rio Palenque, l'ultimo fazzoletto di Bosque Humedo Tropical (un habitat completamente sostituito dalle piantagioni).
  • Giovedì 1 marzo, viaggio da Rio Palenque a Guayaquil: forse la zona più povera dell'Ecuador. Partenza in aereo per l'Italia.


Emanuele Serrelli

Pedagogista e formatore, Evoluto per Caso

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