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La traversata verso Antofagasta

17 December 2006 ore 06:30

Posizione: 02°01',7S - 088°00',8W. 120 miglia a SW delle Galapagos. Rotta 142°, verso il Cile del Nord, Antofagasta. Velocità 6 nodi. Ore 06:35 LT. Vento da SSE a 15 nodi. Mare lungo da Sud. Pressione 1011 Mb, copertura del cielo 4/8.

 

Adriatica avanza verso sud-est con la calma che le si addice. La prua fende le acque grigie di quest'alba limpida ma coperta. Attraverso le nubi il cielo azzurro promette sole, ma l'orizzonte é ancora occupato da una linea uniforme di nuvole compatte che non si decidono a lasciare libero sfogo alla vivida luce equatoriale. Gianni termina il suo turno di guardia. Già si preparano Ricardo e Fernando per le prossime 3 ore. L'odore del caffé nuovo si diffonde nelle cabine. Quattro uccelli bianchi, forse gabbiani (ma di che specie?), ci seguono da ieri sera come una scorta: due a dritta e due a sinistra. Uno é più piccolo degli altri, forse un "cucciolo". Si diverte a scivolare sottovento alla barca sfruttando l'effetto venturi creato tra genoa e randa.

A bordo i primi saluti del mattino. Dei brontolìi, più che altro. Mugugni rubati al silenzio della notte.

Rispolvero i ricordi delle giornate passate alle Galapagos con Patrizio, Orso e i professori che ci accompagnavano nella scoperta degli itinerari darwiniani. Gabriele Gentile, dell'università Roma 2 Torvergata, con i suoi allievi e le sue collaboratrici ci ha coinvolti nella vita segreta di tartarughe e iguane, di cui é uno dei maggiori esperti. Tra un campo e l'altro, effettuati a terra con tanto di tende, bivacco, sacchi a pelo e zaini da esploratore, é stato ospite a bordo di Adriatica e ci ha istruito con i suoi racconti sulla vita segreta di questi animali e sulle ragioni della loro esistenza in questo luogo isolato del mondo.

Abbiamo così appreso che questo é l'unico luogo al mondo dove le iguane nuotano e brucano alghe ed erbe marine riuscendo a restare fino a 4 ore in apnea. Ci ha raccontato come, da est verso ovest, le isole di questo arcipelago si stanno formando grazie agli apporti di lava nuova e incandescente che sorge dalle profondità oceaniche. L'ultima eruzione significativa, su Isabela, è dello scorso novembre 2005. Uno dei vulcani di quest'isola é il secondo cratere al mondo per estensione, con i suoi 12 km di diametro. La sua équipe si é adattata perfettamente alla vita di bordo, che in questi giorni é stata piuttosto concitata con arrivi e partenze giornaliere.

Anche Patrizio ha condiviso con loro l'esperienza del campo. Andrea Sorricaro, il nostro operatore, era del gruppo e ha ripreso piante e animali di ogni genere, rischiando morsi e insolazioni. Per tre giorni Pat si é arrampicato ed è scivolato, si è aggrappato e si è scottato (per il sole), come un provetto scout. Accompagnato (o piuttosto: abbandonato) da una lancia su una spiaggia deserta e inaccessibile della costa nord ovest di Santa Cruz, il gruppo ha letteralmente "piantato le tende" in un idilliaco angolo di paradiso terrestre. Mare azzurro e verde, sabbia bianca e vegetazione da Jurassic Park erano la cornice di questa avventura. L'entusiasmo di Gabriele Gentile é stato coinvolgente e la quantità di riprese effettuate equivalente alla programmazione di una settimana di National Geographic Channel...

Le poche zanzare ("mosquitos", esotico é meglio) non hanno influito sull'umore dei nostri eroi: solo costretti dal tramonto abbandonavano l'esplorazione fauno-floreale. Novello Darwin, Pat si rassegnava all'attesa del nuovo giorno, discutendo delle problematiche evoluzionistiche attorno a un caldo focolare improvvisato. Le ragazze del gruppo intanto cuocevano zuppe di prelibata delicatezza. A malincuore, il quarto giorno, hanno abbandonato la spiaggia della scoperta con la barca che li é venuti a riprendere.

Appena risalito a bordo di Adriatica Patrizio ha condiviso con noi l'esperienza vissuta così pienamente da lasciare indelebili ricordi nella sua mente e... sulla sua maglietta! E solo a causa di precedenti e improrogabili impegni ha dovuto rinunciare a ripetere l'esperienza su Isabela: un altro campo di tre giorni!

Ah, la Biologia! La scoperta, la ricerca, la natura! Il bisogno di frequentare la Scienza, capace di svelare i segreti di questo sorprendente "reale".

Peccato non essere con lui.

Proseguiamo la nostra rotta marittima. Nuove avventure ci attendono oltre l'orizzonte!

 

Filippo Mennuni

Skipper di Adriatica

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