- December 2015
Adriatica è un punto di incontro!
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Quando si riparte le sensazioni sono molto fortiSaint Exupéry in Patagonia
La sua vita e i suoi scritti legati al Sud America. E noi, oggi, come lui!Avete mai fatto una torta in pieno Oceano?
Dipende tutto dall'onda, che in questi giorni ci è propiziaOnde, nuvole e uccelli marini
Navighiamo. Giro di orizzonte sul nulla, o sul tutto... - January 2016
Buon Anno da Caleta Paola!
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Salutiamo Jorge e il suo peschereccio arrugginitoPer il cinema del Sud non serve il biglietto
Alziamo lo sguardo al cielo dell'Emisfero AustraleIl ragazzo che parla alle barche
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Assumiamo i ritmi della natura e dei suoi elementi, rispettandone i tempi - February 2016
Stefano Faravelli Su Adriatica!
Racconterà la Spedizione Australe in uno dei suoi Carnet de VoyageOggi non è successo nulla di speciale
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I colori e la luce unica della Patagonia
Adriatica in rada a Puerto Natales, per l'equipaggio esplorazioni di terra
Avete mai fatto una torta in pieno Oceano?
28 December 2015 ore 23:00
L'Oceano Atlantico sud riserva sorprese. Nonostante gli annunci di venti forti e burrascosi siamo riusciti a infilarci tra due fronti e ad avere mare calmo e vento maneggevole. Ma soprattutto poca onda, cosa che ci ha permesso di vivere comodamente, anche se costantemente sbandati, e di occuparci di noi e della barca.
Oggi pulizie, poi asciugatura delle sentine, verifica delle carte nautiche. Alice ha fatto una torta. La sua fatica è quella di cuocerla con una altezza costante in tutto lo spessore, perchè lo sbandamento della barca si riproduce anche nella teglia e la torta rischia di avere spessori diversi e ondulazioni oceaniche. Poi Fabio, si è dilettato con una frittata buonissima. Prima ha lavorato parecchio per far funzionare il dissalatore e fare altri lavoretti, così che una mezz'ora in cucina lo rilassano. Edoardo ha dato una mano, ma poi si è messo a leggere il libro di Knox Johnston, il navigatore inglese di cui tra meno di due anni ripercorrerà le gesta lanciandosi in un giro del mondo in solitario.
Marcelo passa molto del tempo libero tra una guardia e l'altra a fare foto. Gli piaciono molto gli uccelli marini e cerca di riprenderli sia in volo che quando si posano in acqua. Altrimenti beve mate, la bevanda tipica di queste regioni e che realizza mettendo dell'erba saporita, la yerba mate appunto, in un contenitore scavato in una piccola zucca che poi riempie di acqua calda che sorseggia tramite una cannuccia metallica. E per questo che vive attaccato al suo termos. Sono una cosa sola. Credo che avrebbe una crisi se lo perdesse.
Queste ultime due giornate così tranquille sono state un regalo in questa parte del mondo dove le burrasche quasi giornaliere costringono i marinai a estenuanti turni al timone e a molte manovre. E' il nostro regalo di Natale.
In questo momento Ricardo si sta collegando via radio al Basco, un radioamatore che ci segue e con cui alle 22:00 gmt (cioè ora di greenwich, perchè è su quel fuso orario che vive chi naviga) e la voce confusa tra i disturbi di fondo della radio ci annuncia una forte burrasca da SE, la peggior direzione da cui potrebbe arrivare per noi perchè crea onda forte e vento sostenuto, per questa area. Dovrebbe inziare domani in giornata e quindi è necessaria la nostra massima concentrazione nella regolazione delle vele e nella conduzione del timone per allontanarci velocemente verso sud, dove altri venti, sempre forti, ma da una direzione migliore, renderanno la nostra navigazione più sicura. Ora mi siedo al tavolo di carteggio e con matita e squadretta traccio la rotta migliore e calcolo i tempi di percorrenza. Dovremmo farcela a cavarci di impiccio e non prenderla in pieno.
La nostra destinazione è Puerto Deseado, il cui solo nome ce lo fa desiderare. Dovremmo riuscire ad arrivarci il 31 dicembre e così festegiare l'ultimo dell'anno in compagnia di qualche amico e con i piedi per terra mentre con tutta probabilità in mare si scatenerà l'inferno. Sono circa 600 miglia, cioè poco più di mille chilometri, che in auto si percorrerebbero in mezza giornata inclusa qualche sosta all'autogrill. Ma per noi nessuna sosta possibile, tranne un paio di baie a sud della penisola di Valdez, completamente disabitate.
Il cielo è sereno, la luna, che sorgerà poco dopo il tramonto, illumina la nostra scia in queste notti d'altura. Per fortuna quì è estate e il buio dura solo 7 ore.
Ecco, tra poco tocca a me. Il turno dalla mezzanotte alle tre del mattino. Il turno in cui la solitudine si fa più grande e affiorano i ricordi. I compagni di viaggio tra poco dormiranno nelle loro cuccette e il timoniere resta solo a vegliare su di loro, sulla barca e sul viaggio, scambiando quattro chiacchiere con se stesso e con i propri fantasmi.
Filippo e il suo equipaggio
Adriatica SY
Atlantico del Sud, al largo del Golfo San Matias.