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Waiheke, la Toscana neozelandese

27 September 2002 ore 20:00

Oggi finalmente Roberta e Giuseppe hanno mantenuto la promessa e ci hanno portato sull'isola di Waiheke (si pronuncia "Uaiki"). Ci siamo andati con una barca di un loro amico, il capitano Grant. Abbiamo scoperto che Grant ha una storia personale molto particolare perchè è il nipote di uno degli ammutinati del Bounty, ovvero dell'ultimo sopravvissuto. Quindi ci ha raccontato la sua storia familiare molto interessante. Dopo due ore di navigazione (per fare 13-14 miglia) siamo arrivati dal porto di Auckland all'isoletta di Waiheke. E' un tragitto molto breve, che si può raggiungere naturalmente anche con un ferry-boat, in poco più di mezz'ora.

Waiheke è meravigliosa perchè sembra un pezzo di Toscana in Nuova Zelanda, il clima praticamente è quello della Toscana. Non a caso Waiheke è diventata famosa perchè la stanno coltivando tutta a vite e ulivo. Abbiamo girato l'isola affittando un piccolo taxi, una specie di ape-car, che ci ha portato a casa di un'amica, Simona. Una volta arrivati il conducente dell'ape-car ci ha chiesto "E' la prima volta che venite e Waiheke?" "Sì" "Allora è gratis!", è stato molto carino e gentile. Simona è un'artista che è andata ad abitare lì, vive facendo dei biscotti e cuocendo - in un forno diverso da quello dei biscotti naturalmente - le sue opere di terracotta. E' molto felice e tranquilla, ed il nostro incontro è stato particolarmente favorevole.

Poi siamo andati a visitare i famosi impianti di viti e di ulivi, abbiamo assaggiato i vini neozelandesi che sono veramente squisiti. A me sono piaciuti di più i bianchi che i rossi perchè i rossi sono molto fruttati, alcuni sono molto corposi, ricordano un po' i nostri vini piemontesi. Invece i bianchi sono molto vari, diversissimi dai nostri, ma veramente eccellenti. I viticci sono o italiani o francesi naturalmente, ma i neozelandesi hanno trovato un loro modo particolare di coltivarli e una loro scuola di viticoltura speciale.

Waiheke è un'isola particolare anche perchè culturalmente è molto viva. E' ricchissima di artisti che ci abitano, abbiamo visitato una grande casa di artisti dove passano un po' tutti ed è ricchissima di spunti di carattere ecologista-alternativo. E' un eco-villaggio dove tutte le case vengono costruite secondo una serie di dettami per cui nulla è tossico, persino le vernici sono ricavate dal latte misto ad alcune terre locali. Io ho sentito un po' profumo di "New Age", che per me non è un termine negativo, di cultura alternativa, neo-ecologista. Gli interessati hanno smentito dicendo che non si rifanno alla "New Age". Comunque, al di là delle etichette, Waiheke è un posto molto bello, pieno di estetica.

 

Patrizio

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